da Uomini&Business (agosto-settembre 2010)

Trent’anni di storia, una sola missione: creare capi di abbigliamento di alta qualità, eleganti nelle forme e dall’impronta sartoriale. Con un background di questo spessore, non stupisce che il gruppo Manifattura Paoloni sia diventato, anno dopo anno, uno dei poli manifatturieri più importanti del territorio marchigiano, fino ad imporsi nel circolo ristretto dei venti maggiori gruppi di abbigliamento maschile made in Italy per volumi di vendita e distribuzione. Una crescita che non si è fermata neppure di fronte alla crisi del sistema moda: nel 2009, a fronte di un arretramento del 14 per cento registrato dal giro d’affari del segmento formale uomo (725 milioni), Paoloni, distribuito per ora in Italia presso le migliori boutique multimarca ma con progetti di espansione in Europa, è stato l’unico ad aver registrato un andamento positivo dei ricavi, saliti a 64 milioni di euro, in lieve aumento sull’anno precedente (dati Ufficio studi Pambianco).

Abiti, capispalla e pantaloni in tessuti pregiati costituiscono la forza di Paoloni, brand di punta del gruppo, che, attraverso la cura dei dettagli, ha fatto suo uno stile classico, rivolto ad un uomo elegante e dinamico, che non rinuncia alla contemporaneità, intesa come commistione fra formale e informale. L’abito e il capospalla diventano pratici, utili al dinamismo della vita in città. E allo stesso tempo l’informale si veste di materiali pregiati e rifiniture minuziose per mantenere alto il concetto di eleganza in ogni contesto.

Il guardaroba del gentleman urbano di Paoloni viene così rivoluzionato, portando avanti un’idea di leggerezza tutta nuova. Una leggerezza che fa da fil rouge anche nella nuova collezione autunno inverno, studiata intorno alla parola d’ordine decostruzione. Così le giacche diventano quasi delle maglie, i tessuti si ammorbidiscono e diventano soffici, gonfi, lavati. Questa tendenza arriva fino ad una nuova interpretazione della giacca-camicia, realizzata con tutta la morbidezza dei tessuti della camiceria invernale applicati ad una struttura completamente decostruita. Dal capospalla, cuore della collezione, ai complementi di stile più ricercati, la nuova collezione Paoloni costruisce un total look da modulare per ogni occasione. All’attenzione per il taglio si aggiunge la qualità di filati e tessuti: dallo shetland inglese al lambswool morbido passando per cashmere lavati, tocchi di pied-de-poule, tweed e madras si perdono nei tessuti per giacche e cappotti, proiettati verso un fondersi e confondersi con la natura e i suoi colori: dal verde al bordeaux, passando dai blu ai grigi dei cieli invernali.

La cura sartoriale, fiore all’occhiello di questa azienda marchigiana che oggi conta 500 dipendenti, rimane il tratto distintivo di tutta la costellazione Paoloni. Una costellazione sempre più grande. Che, a dispetto della crisi, continua ad allargare il suo raggio d’azione a colpi di acquisizioni ma anche attraverso il lancio di nuovi brand.

Ultimo in ordine temporale, il debutto nel 2009 di Msgm, un marchio dalla forte impronta creativa, che strizza l’occhio ai più giovani e che apre la strada verso un nuovo segmento di mercato, più modaiolo e con una forte impronta anglosassone. «In un momento di crisi, l’arma migliore è l’investimento, la lungimiranza e la voglia di scommettere sui giovani», dicono dal quartier generale di Appignano, in provincia di Macerata. L’idea dietro Msgm è precisa: creare un prodotto di fascia alta ma con un prezzo molto competitivo, per ribaltare la convinzione che vuole i prodotti del made in Italy più dispendiosi degli altri. Distribuito da Studio Zeta, lo showroom milanese che negli anni si è distinto per la volontà di investire sui giovani e sui nuovi brand, le due collezioni uomo e donna hanno conquistato alcuni dei più famosi concept store in Italia e nel mondo: Matches e Browns a Londra, Joyce a Hong Kong, Antonia a Milano, Gente a Roma sono alcuni dei punti vendita che hanno aderito al progetto.

Quello di Msgm è solo uno dei pianeti Paoloni che, attraverso la controllata Fashion Container, produce il brand Montecore, specializzato in capispalla uomo e donna ispirati allo stile luxury country.

Non solo. Manifattura Paoloni Spa produce e distribuisce anche la collezione Manuel Ritz, il marchio famoso negli anni Ottanta che ha segnato nelle ultime stagioni grandi passi in avanti verso la costruzione di un’identità di marca meno legata allo sportswear e sempre più orientata agli abiti classici con un total look fatto di vestiti tagliati a mano ed essenziali nelle forme.

Dal 2008, il gruppo guidato dal fondatore Michele Paoloni, presidente della società, ha acquisito inoltre il controllo della Guy Rover srl, azienda di Tiene, in provincia di Vicenza, leader nella camiceria italiana e specializzata nella produzione di camicie uomo/donna. Non a caso, anche questa volta lo shopping di Paoloni ha privilegiato un’azienda che ha fatto dal taglio sartoriale rigorosamente made in Italy il suo biglietto da visita.